PROGETTO SOSTEGNO MALATI DIABETE
In Burundi, alla grande patologia tropicale si è aggiunto il “diabete” sia nei giovani sia negli adulti.
I malati arrivano al Centro Sanitario portati sulla brancard (barella africana) da parenti o vicini di casa completamente disidratati da considerarli in “coma”. Si procede subito agli esami di sangue e urine. E’ cosi che si scopre che la persona è diabetica.
Dopo le cure necessarie per renderla autosufficiente viene inviata al Centro Diabetici della Capitale (Bujumbura) per esami più approfonditi.
Il malato ritorna con la diagnosi e la cura da eseguire, ma non avendo i mezzi finanziari propri per acquistare l’insulina e altri medicinali è costretto a rinunciare. Inoltre, il malato deve sottoporsi a un regime alimentare adatto che è fuori della sua portata.
Ogni famiglia per poter sostenersi nell’alimentazione coltiva il suo piccolo appezzamento di terreno ma spesse volte a causa, o della siccità o delle forti piogge rimane senza raccolto e pertanto è costretta ad alimentarsi malamente arrecando danni alla salute in particolar modo dei bambini.
Il territorio di Kaburantwa è prettamente agricolo, non ci sono fabbriche o magazzini. La famiglia vive del piccolo commercio, di tipo familiare, ed è basato su prodotti come: banane, mais, manioca, patate.
Il piccolo ricavato serve per mandare a scuola i figli.
E’ per questo motivo che il Centro Sanitario per poter mantenere in vita le persone diabetiche (15 persone) provvede ad acquistare e somministrare l’insulina e le cure mediche, oltre che mantenere l’impegno di sottoporli agli esami clinici presso Ospedali più attrezzati pagando per loro.
La dieta alimentare viene distribuita settimanalmente.
Di conseguenza si impegnano ad acquistare insulina ed a curarli gratuitamente, perchè per la precarietà della loro situazione economica, questi ammalati non potrebbero mai curarsi.